“Carriera e Famiglia: il percorso di vita degli accademici in Italia”
Quali sono i meccanismi sociali sottostanti il gender gap nel mondo accademico?
Olga Gorodetskaya – una dottoranda della Scuola di Dottorato in Scienze Sociali dell’Università di Trento – nel suo progetto di dottorato indaga le principali caratteristiche e le sfide della carriera accademica in Italia. In particolare, si concentra sull’impatto di eventi di vita significativi, come la genitorialità sulle carriere.
Sei professore o professoressa, ricercatore o ricercatrice, assegnista di ricerca?
Lavori all’università italiana?
Puoi contribuire a capire le ragioni di questo gap di genere compilando un breve questionario online cliccando a questo link
Per qualsiasi ulteriore informazione, potete contattare:
è con grande piacere che comunichiamo la pubblicazione del nostro primo “Quaderno di Ecologia”, dal titolo “Scienza e Società: l’Ecologia è il ponte per il futuro”, a cura del Consiglio Direttivo della S.It.E. in carica nel triennio 2019-2021.
Queste le parole di introduzione da parte della nostra presidente prof. Anna Fano:
“Abbiamo cercato di trattare temi di ampio respiro che rendano chiaro a tutti, soprattutto ai non addetti ai lavori, quanto il nostro mondo sia bello ma, soprattutto, quanto sia importante tutelarlo per tutto quello che ci dà gratuitamente, dall’aria che respiriamo, al cibo che mangiamo, all’acqua che beviamo. Spero che le nuove generazioni siano più rispettose di questo mondo di quanto non lo siamo stati noi e che, leggendo queste pagine, capiscano ancora di più quanto sia bello vivere sulla Terra.”
Con l’augurio che possa essere utile, il quaderno è scaricabile liberamente e gratuitamente a questo link.
A partire da gennaio 2021, con cadenza bi-/tri-settimananale, si svolgeranno seminari della durata di 40/45 minuti ognuno seguito da 15/20 minuti di discussione
I seminari si svolgono sempre al venerdì dalle 15:00 alle 16:00.
I temi scelti sono di grande interesse ed attualità e sono rivolti ad un vasto uditorio rappresentato dagli studenti di dottorati ecologici e da giovani e meno giovani, interessati ai temi della Ecologia.
Alberto Basset, Università del Salento Nicchia ecologica: attualità e sviluppi della teoria di Hutchinson 26 febbraio
Antonio Pusceddu, Università degli Studi di Cagliari Uso sostenibile degli oceani: dal disturbo alle soluzioni 26 marzo
Pierluigi Viaroli, Università di Parma Ecosistemi di acque interne: non solo acqua. Eredità del passato e incognite del futuro, 9 aprile
Marino Gatto, Politecnico di Milano Ecologia quantitativa: dai dati ai modelli 23 aprile
Fausto Manes, Università di Roma “La Sapienza” Servizi Ecosistemici e Verde urbano: uno “strumento” per la qualità delle Città 7 maggio
Gianluca Sarà, Università di Palermo L’approccio ecosistemico come migliore (e logica) opzione nella gestione delle risorse: da Vito Volterra alla visione moderna della gestione dei sistemi complessi adattativi. 04 giugno
Silvana Galassi, Università di Milano Le pioniere dell’Ambiente 01 ottobre
Ilaria Corsi, Università degli Studi di Siena Ecotoxicology and UN Sustainable Development Goals: towards solutions to reduce environmental hazard. 15 ottobre
Flora Rutigliano, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” Risorsa suolo e Servizi Ecosistemici. 29 ottobre
Emilio Padoa Schioppa, Università degli Studi di Milano Bicocca Ecologia del Paesaggio: concetti, storia e prospettive. 12 novembre
Paolo Galli, Università degli Studi di Milano Bicocca Un approccio multidisciplinare e integrato per lo studio degli ecosistemi Maldiviani. 03 dicembre
Anna Fano, Università degli Studi di Ferrara Cambiamenti climatici: la risposta della natura e gli effetti sulla società umana 17 dicembre
Il 26 dicembre 2021, all’età di 92 anni si è spento Edward Osborne Wilson, il padre del concetto di Biodiversità.
Biologo di grandissimo respiro, nacque negli USA a Birmingham nel 1929, ed è conosciuto da tutti gli Ecologi appunto perché per la prima volta nella Conferenza di Rio del 1992 definì la Biodiversità. Ma era già famosissimo per la teoria delle Isole Biogeografiche e per il suo grandissimo valore come biologo evoluzionista. È stato il fondatore della Sociobiologia, intesa come studio della evoluzione biologica del comportamento sociale, lavorò su molti gruppi di Insetti ma i suoi testi più importanti hanno per oggetto di studio le Formiche. Ha scritto numerosissimi saggi, molti tradotti anche in italiano, e per questo vinse due volte il Premio Pulitzer.
Recentemente con la fondazione che porta il suo nome aveva lanciato il progetto “Half Earth” che mirava a salvaguardare almeno la metà del pianeta Terra dalle modificazioni antropiche affinché le specie avessero almeno un mezzo pianeta nel quale vivere.
Credo che per molti di noi, da giovani, Edward Wilson sia stata una figura di forte riferimento, i suoi libri erano fantastici e ti aprivano gli occhi su immensi panorami.
Ho avuto l’onore di sentirlo parlare e sono rimasta affascinata, rimarrà sempre nel mio cuore.
Venerdì 17 dicembre p.v., si terrà a Roma l’evento finale del progetto ROC-POP Life. L’evento sarà in presenza e in remoto, con interventi di colleghi italiani e stranieri incentrati sul tema del restauro delle foreste marine.
ROC-POP è stato un progetto pioniere nell’ambito del restauro delle foreste di alghe brune e ha prodotto diversi protocolli oggi largamente applicati anche in altri progetti.
Al meeting saranno presentati i principali risultati del progetto condividendo, con quanti lavorano in questo ambito, quanto appreso in questi anni.
E’ previsto un attestato di partecipazione per studenti e dottorandi o per chi ne farà richiesta.
Per partecipare è necessario registrarsi utilizzando il seguente link: Modulo Registrazione
Ulteriori dettagli e informazioni saranno inviate per mail dopo la registrazione.
ESA is seeking proposals for workshops, short courses, sessions and field trips. In these times it is even more important to connect with each other across the globe. Please see contact details and links below:
NNext Round of #ESA2022 Session Proposals
The ESA Program Committee seeks your proposals for workshops (in person andvirtual), short courses (in person and virtual), special sessions and field trips. Proposals must be submitted through the meeting website by December 16, 2021, at 5:00 PM ET (2:00 PT). No late or emailed proposals will be considered. Learn more. If you have any questions, please contact meetings@esa.org.
Bringing to light – Scienziate per il clima è rivolto a tutte le ricercatrici che, in Italia e all’estero, lavorano attualmente in progetti di ricerca nel settore ambientale. Se sei una ricercatrici e ti occupi di ambiente (energia, biodiversità, sostenibilità, cambiamenti climatici, etc.) raccontaci di te e del tuo lavoro. Tra tutti i progetti pervenuti entro e non oltre il 15 dicembre 2021, saranno selezionati un numero massimo di dieci progetti che, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza 2022 saranno protagonisti di uno speciale in uscita su Ecofuturo magazine.
Responsabili del progetto:
Mirella Orsi, Science Writer e divulgatrice scientifica
Sergio Ferraris, giornalista scientifico e ambientale
Siamo lieti di annunciare che il premio è stato vinto dal Dott. Stefano Magni, attualmente RTDa presso l’Università degli Studi di Milano, dove conduce studi sull’impatto di micro-, meso- e macroplastiche nelle acque dolci. Il Premio verrà consegnato durante l’adunanza inaugurale dell’Anno Accademico 2022, presso la sede dell’Accademia di Napoli, nel prossimo mese di gennaio.
Per partecipare al seminario, a partire dalle 14.55 del giorno del seminario, cliccare questo link
8 novembre 2024 Giulia Maisto, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Contaminazione da microplastiche: biodiversità e funzionalità del sistema suolo
L’iniziativa
A partire da gennaio 2021, con cadenza bi-/tri-settimananale, il Direttivo della SItE ha organizzato una serie di seminari della durata di circa un’ora (45 minuti di relazione e 15 minuti di discussione).
I seminari si svolgono sempre al venerdì dalle 15:00 alle 16:00.
I temi scelti sono di grande interesse ed attualità e sono rivolti ad un vasto uditorio rappresentato dagli studenti di dottorati ecologici e da giovani e meno giovani, interessati ai temi della Ecologia.
I vasti incendi che hanno colpito diverse regioni italiane nell’estate 2021, causando disastri ambientali, oltre alla perdita di vite umane ed ingenti danni economici, stanno suscitando ampio dibattito sulle azioni da intraprendere per prevenire questi fenomeni, e su come intervenire per ripristinare gli ecosistemi danneggiati. Due temi sollevati da esponenti politici, amministratori locali, tecnici agro-forestali e altri portatori di interesse hanno avuto notevole risalto sui mezzi di comunicazione: da un lato si propone di piantare milioni di nuovi alberi, dall’altro si sostiene che i nostri boschi e gli spazi naturali, oggi meno utilizzati di un tempo, avrebbero bisogno di “manutenzione costante”, poiché presentano un surplus di biomassa che andrebbe rimossa per prevenire il propagarsi degli incendi.
Queste argomentazioni nascono sull’onda di una valutazione emotiva, piuttosto che da un’accurata analisi scientifica che tenga conto del funzionamento degli ecosistemi naturali in generale e forestali in particolare. L’approccio puramente selvicolturale ed economico da una parte, e quello emotivo dall’altra, sembrano spesso prevalere su quello ecologico; quando invece è necessaria una attenta analisi multidisciplinare, fondata sulle scienze biologiche ed ecologiche, discipline indispensabili per valutare le dinamiche e i processi delle popolazioni vegetali ed animali, degli habitat e degli ecosistemi.
Le società scientifiche che studiano tali discipline richiamano l’attenzione del Governo italiano e degli amministratori locali sul fatto che specialisti e ricercatori di ambito biologico ed ecologico possono e devono contribuire a indirizzare la gestione sostenibile e il recupero ambientale del patrimonio naturale nazionale.
È fondamentale sottolineare che in ambiente mediterraneo le specie vegetali sono evolutivamente adattate al fuoco e che un’alta percentuale degli alberi e arbusti colpiti da incendio resta ancora vitale ed ha la potenzialità di resistere o reagire al fuoco (“resilienza”), garantendo i processi di rigenerazione della vegetazione e degli habitat. L’impegno principale dovrebbe, quindi, essere indirizzato verso interventi di cura e ripristino degli ecosistemi naturali danneggiati a partire da questi elementi, e in particolare: 1) limitando la rimozione della biomassa alla sole aree di viabilità e alle necessità di sicurezza; 2) lasciando spazio e tempo al dinamismo naturale della vegetazione che, se indisturbato, garantisce il pieno recupero della funzionalità degli ecosistemi in tempi anche brevi; 3) limitando al massimo i rimboschimenti, riservandoli ai soli spazi destinati all’arboricoltura specializzata e alle aree urbanizzate, evitandoli nelle aree naturali dove possono essere dannosi per la biodiversità (manomissione di habitat ed alterazione della composizione specifica animale e vegetale, riduzione dell’eterogeneità degli habitat, introduzione di genotipi estranei, ecc.).
La gestione del post-incendio deve quindi basarsi anche su una corretta valutazione delle dinamiche naturali degli ecosistemi, a loro volta legate alle caratteristiche biologiche, biogeografiche e bioclimatiche dei territori, nel cui ambito è fondamentale il contributo di Botanici, Zoologi ed Ecologi, le cui competenze specifiche andrebbero appunto riconosciute alla stessa stregua di quelle di Forestali, Agronomi, Geologi, Pianificatori territoriali ecc.
I problemi complessi non hanno soluzioni semplici. Le risposte vanno basate su conoscenze scientifiche quanto più ampie possibili: per attuare una vera transizione ecologica nella gestione dei nostri territori, è fondamentale la collaborazione tra le Amministrazioni pubbliche ed esperti delle diverse discipline biologiche ed ecologiche che se ne occupano dal punto di vista scientifico ma sono spesso esclusi dai processi gestionali e pianificatori.
Botanici, Ecologi, Biogeografi e Zoologi Italiani sono a disposizione per condividere le proprie conoscenze con le comunità delle aree interessate da incendi, gli Enti pubblici locali, regionali e nazionali, ad integrazione del contributo di tecnici ed altri esperti.
(4 ottobre 2021)
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